Giunta al sesto mese inoltrato di vita, mia figlia Chiara ha scoperto che i suoni possono, in qualche modo, essere modulati ed è dunque partito il toto prima parola!
Prima, già a pochi mesi come tutti i bimbi, ha imparato ad emettere suoni disarticolati, legati sostanzialmente alle vocali più usate: “AAAAAA”, “EEEEEEE”, al massimo anche qualche “OOOOOOOO”.
Da qualche giorno però, quasi per caso ha provato ad espellere aria mentre le labbra erano a contatto, socchiuse, ed ecco apparire come per magia il primo “BAAAAAA”.
L’allerta, come d’obbligo, è scattata per tutti, visto che in maniera subdola la mamma, approfittando dell’assenza più lunga causa diversi orari di lavoro di papà, non ha esitato a cominciare il lavaggio del cervello, ripetendo in maniera scandita “MAM-MA, MAM-MA” ad oltranza, provando così ad influenzare la lallazione della bimba.
Ma mia figlia è una tosta e a farsi influenzare non ci pensa minimamente; ecco che, rafforzando l’adesione delle labbra, è riuscita a far uscire un suono molto più simile ad un PA che ad un BA, certamente lontano da un MA.
Immaginatevi il mio trionfo, nel pregustare l’idea di essere chiamato per primo da Chiaretta!
Però, come diceva Trapattoni, non puoi dire gatto se non ce l’hai nel sacco: lo step successivo di Chiara, camuffato da un lamento in occasione dell’ennesimo cambio di pannolino, è sembrato addirittura un “MAMMAAAA”, con relativo mio gelo del sangue e avvio del festeggiamento di mia moglie.
La giuria demoscopica però, rappresentata dal sottoscritto e dai parenti più prossimi, nonni inclusi, non ha riconosciuto ancora ufficialmente la parola MAMMA pronunciata da Chiara, perché molto più simile ad un lamento indistinto soltanto vagamente somigliante al vocabolo in oggetto.
La “First Word War”, o meglio la guerra della prima parola è dunque ancora in corso e la battaglia, seppur caratterizzata da amore e dolcezza, prosegue senza sosta.
Quale sarà la prima parola ufficiale di Chiara?
A presto per gli aggiornamenti!